Vaccinazioni infantili un bene o un male?

Con lo spopolare di internet le persone hanno cominciato a cercare risposte sulla rete invece di rivolgersi agli esperti di un determinato settore, questo ha portato a generare moltissima confusione in svariati ambiti, ma il tema più preoccupante è l’effettivo beneficio delle vaccinazioni infantili ed i possibili rischi che comportano.

Uno studio recente ha infatti dimostrato come molti genitori scelgano di non vaccinare i figli contro le malattie più comuni e pericolose perchè disinformati e convinti che i vaccini possano causare patologie di tipo neurologico a lungo termine, l’autismo, le malattie autoimmuni o addirittura tumori. Tale informazioni del tutto errate e prive di prove scientifiche, rischiano di causare più danni che altro.

La disinformazione che dilaga grazie alla rete è estremamente preoccupante, e mette a rischio la vita dei bambini che invece potrebbero trarre estremo beneficio dalle vaccinazioni sopratutto quelle contro malattie pericolose come la meningite, del cui vaccino molti ignorano perfino l’esistenza.

Oltre il 90% dei pediatri fortunatamente consigliano vivamente le vaccinazioni infantili, informando correttamente i genitori sugli eventuali effetti collaterali, fra i quali il più comune è la febbre, fenomeno più che normale dopo una vaccinazione. Ma nonostante ciò è stato dimostrato che solo il 60% delle famiglie segue i consigli del pediatra, molti rimangono timorosi nei confronti dei vaccini.

Quello che una coppia deve fare per preservare correttamente i propri figli è informarsi da fonti competenti ed affidabili sopratutto, esistono siti internet certificati ed ancora meglio medici competenti che potranno fornirvi tutte le informazioni del caso. Non mettete a rischio la vita dei vostri figli per timori infondati, proteggeteli con le vaccinazioni.

Santa Napolitani Autore

Curatrice editoriale per lavoro, arredatrice per passione. Da oltre 20 anni sono attiva nel settore giornalistico a più livelli, avendo iniziando nella redazione de "Il Messaggero" come corrispondente. Oggi sono la responsabile editoriale di varie testate online.

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