Già dall’anno scorso è strato introdotto un orario a Roma per poter bere. Superate le suddette fasce orarie, chiunque venga colto in flagranza di reato a consumare o a vendere alcool, sarà perseguibile dalla legge. Vediamo nel dettaglio l’ ordinanza firmata dalla sindaca Virginia Raggi e quali sono le restrizioni e le zone interessate.
I divieti dopo l’orario a Roma per bere
Stando a quanto riportato nel decreto comunale, l’ orario a Roma per poter bere va dalle 7 del mattino fino alle 24, dopo di che, è severamente vietato il consumo di qualsiasi alcolico o superalcolico nelle strade pubbliche o di pubblico transito, per le bevande conservate in contenitori di vetro invece il divieto scatta dalle ore 22, e sempre alla stessa ora i negozianti, compresi i distributori automatici, non potranno più vendere alcool.
Dalle 2 di notte alle 7 la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e super alcoliche è vietata anche a tutti gli esercenti e a chiunque risulti a vario titolo legittimato alla vendita dell’ alcool. Inoltre è fatto obbligo affiggere sia all’ interno che all’ esterno del locale un cartello (tradotto in inglese, tedesco, spagnolo e francese) che elenchi le regole dell’ ordinanza ai clienti.
In quali zone di Roma non si può più bere dopo l’orario?
Solo alcune aree della Capitale sembrano essere interessate da questo decreto: centro storico, comprese le banchine del Tevere e l’isola Tiberina, Rione Monti, Celio, Esquilino, Trastevere, Testaccio, Prati, San Lorenzo, Ponte Milvio, Eur, Ostia. Insomma tutte quelle zone che sono tendenzialmente più soggette alla movida notturna romana.