L’inchiesta sul nuovo stadio della Roma sta procedendo a colpi di indagini ed interrogatori che hanno visto fra i testimoni anche la sindaca Virginia Raggi alcuni giorni fa. Il gip oggi ha esposto alcune nuove prove derivate dalle intercettazioni telefoniche, che aggraverebbero la posizione dell’ ex presidente di Acea Luca Lanzalone, il quale, avrebbe avuto interessi anche su Atac, la nota azienda romana dedicata ai trasporti pubblici.
Da quanto emerge dalle intercettazioni, Lanzalone avrebbe avuto una conversazione telefonica il 22 Maggio scorso, con un certo Carlo (si ipotizza Carlo Felice Giampaolino, advisor legale per il concordato Atac), col quale avrebbe discusso dei problemi relativi al ricorso dell’ azienda romana, ricevendo un’ offerta, seppur indiretta di prendere in carico la pratica.
Giampaolino afferma infatti che, secondo lui, “il ricorso dovrebbe essere curato da un professionista come Lanzalone o da un altro del suo stesso calibro”. Seppur dunque non sembri un offerta diretta, il dubbio viene, soprattutto se si considera che qualche giorno dopo, Lanzalone riceve la telefonata di una dipendente Atac, che lo aiuta nella procedura di iscrizione al sito aziendale per l’accreditamento online, richiesto agli avvocati che collaborano con l’azienda.
Questo nuovo risvolto sulla vicenda nuovo stadio della Roma, avrà un’ influenza determinante sulla decisione di riduzione delle misure cautelari proposta dai legali di Lanzalone? La decisione spetterà al gip Maria Paola Tomaselli la prossima settimana. Nel frattempo gli avvocati della difesa stanno valutando se far sottoporre ad un nuovo interrogatorio i propri assistiti poiché: “Riteniamo che alcuni episodi non siano stati valutati nel modo corretto e per questo chiediamo un ulteriore vaglio ai giudici del tribunale della libertà”. Ha detto Emilio Ricci, uno degli avvocati della difesa.