Dopo settimane di tira e molla mediatico, oggi finalmente si deciderà il futuro del progetto relativo al nuovo stadio della Roma. Alle 17 di questo pomeriggio nel Palazzo Senatorio sono infatti attesi Mauro Baldinossi, direttore generale della Roma e Luca Parnasi, incaricato della costruzione, insieme agli avvocati consultati dal Comune in merito alla legittimità dei progetti presentati.
Il dubbio di un’ eventuale illegittimità dello stadio, che dovrebbe sorgere a Tor di Valle (già considerata a rischio idrogeologico), verrebbe dagli accordi presi con la precedente giunta Marino, coinvolta in diversi scandali legati al mondo dell’edilizia capitolina. La sindaca Raggi ha quindi disposto la suddetta consulenza avvocatoria ma in attesa dell’esito di quest’ ultima, si dice disposta ad ascoltare le argomentazioni dei proponenti.
Grillo e Di Maio rafforzano la disponibilità al dialogo dei penta stellati sottolineando però che tutto deve essere fatto secondo la legge e possibilmente in un altro luogo meno rischioso per l’incolumità dei cittadini. Le contro proposte del Comune infatti prevedono due strade alternative: L’ individuazione di un nuovo sito su cui dar vita al progetto appunto, oppure la riduzione della cubatura.
La linea dura del presidente della Roma Baldinossi però non fa ben sperare, poiché egli sostiene che sarebbe impossibile ed intollerabile dover ripartire da zero dopo 5 anni di progettazione e studio del complesso sportivo. Oggi pomeriggio sapremo dunque, quasi sicuramente, come la vicenda andrà a finire nella speranza che le parti riescano a raggiungere un accordo che soddisfi entrambe.
Quel che è certo è che un nuovo stadio per la Roma richiederebbe la modifica di molti servizi pubblici, ma potrebbe anche essere un incentivo per nuovi posti di lavoro ed introiti per la Capitale.