La notizia è di qualche ora fa e purtroppo ci troviamo di nuovo di fronte alla crudeltà dell’essere umano. Gli attentati di Damasco lasciano sul terreno altri 60 morti ed oltre 110 feriti in nome della pura e semplice follia estremista. Ma a quale scopo prendersela con civili innocenti? Perché attaccare persone pacifiche che stanno semplicemente vivendo le proprie vite?
Tutto ciò fa parte della cosiddetta strategia del terrore, uno status in cui pochi dissidenti attanagliano la popolazione di una città, di una nazione o in questo caso, del mondo intero, per portare l’attenzione sulle loro rivendicazioni, insensate e prive di alcun fondamento. Gli attentati di Damasco di ieri ne sono l’ennesima riprova, quale minaccia potevano mai rappresentare i pellegrini sciiti vittime principali dell’attacco?
Il motivo addotto dai terroristi è che gli sciiti sostengono il governo che cerca di combatterli ed ostacolarli nella realizzazione del loro ideale di Islam, guidato dal califfato col pugno di ferro contro chiunque venga considerato infedele. La libertà di parola e di pensiero per questi soggetti non esiste, indottrinano i loro seguaci con false promesse di gloria e fantomatici posti di privilegio in paradiso…
L’assurdità di tutto ciò sconvolge sempre di più a riprova che purtroppo la strategia del terrore sta davvero funzionando e continuerà a mietere vittime ancora per un bel po’. Tornando alla notizia di apertura, la dinamica degli attentati di Damasco è una cosa già vista ed ormai ben ferrata da parte dei gruppi estremisti, un’ autobomba vicino ad una stazione, persone innocenti che cercano di dare i primi soccorsi, colte di sorpresa da altri 2 kamikaze.