Il problema dell’ immigrazione clandestina è ormai presente nel Paese da molti anni ma, secondo Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio uscente, l’ Italia ha bisogno dei migranti per poter rilanciare la propria economia. Una frase sicuramente forte, che ha colpito molti nelle scorse ore, sulla quale si può essere più o meno d’accordo ma che rimane un dato di fatto.
Sono molte le aziende italiane che ormai si affidano agli immigrati per poter sopperire alle spese che lo Stato impone. Queste persone costano meno ad un imprenditore e tendono a non farsi problemi di orario pur di intascare qualcosa, a volte anche in nero. Il bisogno dei migranti dunque è da imputarsi anche ad una incapacità del Governo di fornire condizioni di lavoro, contratti e modalità di tassazione che tutelino la produzione italiana ed incentivino l’assunzione di giovani cittadini.
Questo fenomeno si è accentuato ulteriormente con la recente crisi che ancora fa sentire la propria influenza, seppur si dice che ne siamo usciti ormai da qualche mese. Le parole di Gentiloni hanno acceso il dibattito, ma vediamo cosa ha detto nello specifico:
“Abbiamo bisogno di migranti nel Nostro paese, a condizione che il flusso sia sicuro, organizzato e non porti a morti nel Mediterraneo. Penso che l’unica ricetta sensata per un Paese con la nostra geografia, di fronte all’Africa, sia rendere il numero dei flussi governabile, riducendoli in modo drastico e facendo partire in parallelo un meccanismo di migrazioni legali, sicure e se possibile legate al mercato del lavoro nel paese in cui si va a migrare. Noi siamo leader di questa questione e ce lo riconosce tutto il mondo.”
Laddove le intenzioni possano sembrare nobili e sensate, è fondamentale capire che regolamentare il flusso degli stranieri in Italia, soprattutto in ambito lavorativo, potrebbe presentare un rischio per la già precaria situazione occupazionale del nostro Paese.