L’ inquinamento acustico sul posto di lavoro è un’ eventualità spesso ignorata ma che può portare a gravi conseguenze se reiterata nel tempo. Le nostre orecchie sono organi estremamente sensibili e possono essere danneggiate facilmente da rumori troppo forti e prolungati. Purtroppo i lavori che ci mettono in suddette condizioni sono parecchi e, per legge, dovrebbe essere previsto l’uso di protezioni adeguate per chi svolge determinate mansioni.
Non sempre però le norme vengono rispettate e a volte, per non perdere tempo, si fanno piccole sessioni anche senza indossare i materiali forniti, pensando erroneamente che un’ esposizione breve ad un suono intenso non causi danni. La verità però è ben diversa e l’inquinamento acustico può presentarsi anche in situazioni in cui normalmente non si penserebbe che esso possa esserci.
Quando si accetta un lavoro che ci espone a rischi del genere è dunque buona norma e regola informarsi sul tipo di attrezzatura fornita, sul grado di protezione che essa è in grado di fornirci e soprattutto non scordarsi di indossarla sempre. Le aziende più serie sanno inoltre di dover fornire al dipendente oltre che tutta l’attrezzatura necessaria per farlo lavorare in completa sicurezza, anche un vademecum sui rischi intrinsechi nell’attività che andrà a svolgere.
L’informazione è infatti il primo step per combattere l’inquinamento acustico ed è obbligatoria per legge. Accettare di compiere una mansione senza le adeguate misure di sicurezza significa assumersi un rischio che poi non potrà essere tutelato in caso di incidenti. Non sottovalutate dunque le norme redatte per tenervi al sicuro. Usate sempre le cuffie ed i materiali omologati.