Generazione Z: ecco come i giovanissimi vivono il turismo

Ogni generazione ha le sue caratteristiche peculiari e la Generazione Z non fa certo eccezione. Alcuni potrebbero ironizzare che la Z stia per Zombie visto che già dalla tenera età essi non fanno altro che tenere uno smartphone in mano, ma vi potrebbe stupire sapere quanto questa massiccia influenza della tecnologia nelle loro vite, sia in verità il motore che li spinge verso la ricerca di esperienze più autentiche.

Si perché anche se la generazione Z è nata nel pieno dell’era tecnologica e della connessione globale, il bisogno di individualità e genuinità, di reale e non virtuale, inizia a farsi strada nei loro desideri. Nel loro libro ”The Gen Z Effect” Tom Koulopoulos e Dan Keldsen ne stilano un profilo che può essere riassunto in 6 interessanti caratteristiche:

  • Multi-tasking e multi-screen: la Gen Z è in grado di passare da un supporto all’altro senza troppi problemi, da pc a laptop e da ipad a iPhone. La soglia di attenzione di questi giovani è bassissima e quindi attirare la loro attenzione, anche online, è davvero difficile.
  • Addio a Facebook: per loro questa piattaforma è già sorpassata. Fanno molta attenzione alla privacy quindi preferiscono social come Snapchat e Whisper in cui le informazioni durano poco.
  • Tante foto e video: vanno alla grande con YouTube e Instagram. Trascorrono gran parte del loro tempo a vedere video su mobile. E non solo. Non sono passivi. A loro volta creano contenuti nuovi.
  • Attenti all’euro: vivendo in un mondo senza lavoro fisso, sono più oculati nelle spese superflue. Ovviamente il viaggio rimane in vetta ai loro sogni. Ma non una semplice gita ma qualcosa che si possa vivere come un’esperienza a 360°.
  • Face to Face: strano a dirsi ma si tornerà alla comunicazione faccia a faccia. Basta messaggi su whatsapp e mail. Meglio guardarsi negli occhi e parlare.
  • Turismo slow: la Gen Z preferirà gli spostamenti in treno rispetto a quelli in aereo. Un trend in linea con quello intercettato da Expedia che di recente ha lanciato un servizio per acquistare biglietti del treno in Europa, al fine di incentivare un settore che varrebbe 130 miliardi di dollari.

Quest’ ultimo punto in particolare dimostra come in questa Generazione Z vi sia la volontà di tornare al classico, di discostarsi dal digitale senza abbandonarlo realmente ma sfruttandolo come un reale strumento di approfondimento della realtà. Il mercato del turismo dovrà quindi regolarsi di conseguenza e preparare itinerari che siano una fusione perfetta di antico e moderno.

Santa Napolitani Autore

Curatrice editoriale per lavoro, arredatrice per passione. Da oltre 20 anni sono attiva nel settore giornalistico a più livelli, avendo iniziando nella redazione de "Il Messaggero" come corrispondente. Oggi sono la responsabile editoriale di varie testate online.

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