La trattativa per acquisire la maggioranza su Stx ha visto infiammarsi il dibattiti di Fincantieri contro la Francia che proprio ieri ha asserito di non voler cedere la maggioranza della società al colosso italiano della cantieristica.
La vicenda di Fincantieri contro la Francia fa discutere
La reazione del governo italiano è stata dura ed ha espresso enorme indignazione per questo inaspettato dietrofront dei francesi, che però stando alle ultime notizie giunte da Parigi, non sarebbe definitivo.
Stx, che per il 66% apparteneva alla Corea in precedenza, era nel mirino di Fincantieri da ormai diverso tempo, tanto che la società italiana vi aveva investito ben 80 milioni di euro confidando in un’ acquisizione completa dopo il fallimento dei precedenti proprietari. Il ripensamento dei francesi però ha stravolto i piani del magnate italiano della cantieristica, ed ha sollevato polemiche anche nella politica interna.
In una lettera redatta a 4 mani dal ministro dell’ Economia Pier Carlo Padoan e dal ministro per lo Sviluppo Carlo Calenda e indirizzata al governo Macron, si legge tutta l’indignazione del nostro Paese e, con toni tutt’altro che comprensivi, si parla di “decisione grave” sottolineando come il “nazionalismo ed il protezionismo non sono basi accettabili su cui regolare i rapporti fra due grandi paesi”.
Fincantieri contro la Francia ha quindi acceso gli animi tanto che perfino l’ex Presidente Gentiloni si è detto deluso dal comportamento di Parigi. Macron ha cercato di metterci una pezza con una telefonata cordiale al Presidente del Consiglio in cui spiega che il no non è definitivo, ma solo un modo per riavviare la trattativa sull’acquisto di Stx.
Restando in attesa di ulteriori sviluppi Fincantieri per ora non può che accettare la decisione francese e sperare in un evoluzione positiva della trattativa, anche se le speranze per una risoluzione favorevole sono attualmente piuttosto flebili. Come andrà a finire la vicenda?