Essere belli è un fattore genetico?

Oggi vogliamo approfondire un argomento davvero molto interessante: l’ essere belli dipende solo ed esclusivamente dal patrimonio genetico o entrano in gioco altri fattori che possono, in qualche modo, influenzare il nostro aspetto? Vediamo cosa ci dicono le ultime scoperte in merito.

Essere Belli: i canoni della bellezza

Prima di procedere con la nostra analisi è fondamentale chiarire che il concetto di bellezza è prettamente soggettivo, anche se esistono delle regole (definite auree in arte), secondo le quali è possibile identificare un certo grado di perfezione nelle forme del viso e del corpo di una persona. La simmetria degli occhi, proporzioni corrette, curve del volto ben definite e via discorrendo sono solo alcuni esempi.

Va inoltre sottolineato come il concetto di “essere belli” varia anche a seconda di fattori esterni fra cui: l’ epoca di riferimento, la latitudine geografica, la percezione che ha la società in quel determinato momento storico, eccetera.

Essere Belli: l’ influenza della genetica e dell’ epigenetica

Veniamo dunque al fattore genetico: è davvero quest’ ultimo a determinare se rientriamo o meno nelle regole auree sopra citate? Secondo il pensiero comune la risposta sarebbe si, infatti da un corredo genetico di un certo livello, ci si aspetta figli altrettanto belli.

Da qualche anno a questa parte, però, è subentrata un’ altra variabile che, secondo gli studi effettuati, potrebbe influenzare drasticamente il nostro DNA. Gli scienziati che hanno condotto le ricerchi sull’ epigenetica, questo il nome di questa nuova teoria, avrebbero riscontrato come l’ambiente in cui il soggetto si trova a vivere, possa avere effetti anche sul suo corredo genetico.

Si può dunque affermare che essere belli non dipende solo ed esclusivamente dal patrimonio genetico che ci hanno trasmesso i nostri avi, ma anche dai fattori esterni che possono modificare il nostro sviluppo, cambiando in maniera drastica ciò che saremmo stati destinati ad essere.

Santa Napolitani Autore

Curatrice editoriale per lavoro, arredatrice per passione. Da oltre 20 anni sono attiva nel settore giornalistico a più livelli, avendo iniziando nella redazione de "Il Messaggero" come corrispondente. Oggi sono la responsabile editoriale di varie testate online.

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